mercoledì 22 febbraio 2012

PER UN FELICE 2012! (scrive Maria)


Que, depois de tanta maravilha que anda realizando, a humanidade não se divida em blocos,
não se arme como nunca, não brinque com forças que amanhã poderão
arrasar a terra.
Que, ao invés de tanto medo e de tanto sobressalto,o homem saiba que, nos momentos mais difíceis, na escuridão mais escura, na noite mais noite,
há o começo de uma luz... Que o homem, meu irmão de grandeza e de miséria, reencontre a esperança!”
(dom Helder Câmara)
Che, oltre alle tante meraviglie che sta realizzando, l'umanità non si divida in blocchi,
non si armi all'inverosimile, non giochi con forze che un domani potranno
radere al suolo la terra.
Che, invece di tanta paura e di tanto spavento, l'uomo sappia che, nei momenti più difficili, nel buio più buio, nella notte piú notte,
ha inizio una luce...
Che l'uomo, mio fratello di grandezza e di miseria, ritrovi la speranza!”
(dom Helder Câmara)

Invece di tante parole desidero, in questa lettera, semplicemente augurare a tutti un felice 2012 condividendo una frase tratta dal discorso pronunciato da dom Helder Câmara nel giorno del suo ingresso come arcivescovo nell'Arcidiocesi di Olinda-Recife (Pernambuco).
Le sue parole vengono pronunciate nel 1964: sono gli anni del Concilio Vaticano II, il Brasile sta entrando nella dittatura che si protrarrà per vent'anni durante cinque governi militari, il nord-est è già tristemente famoso per essere la regione più povera del Paese.
Aldilà del periodo storico in cui si inseriscono, credo, comunque, che esse rimangano ancora oggi estremamente attuali e che l'augurio di ritrovare la speranza sia sempre più urgente nel contesto sociale così come nelle nostre vite di tutti i giorni.

Che la positività di pensiero e lo sguardo ottimista con cui dom Helder guarda all'uomo e alle sue capacità siano anche nostri.
Che la paura non ci renda ciechi e non ci faccia sentire soli di fronte alle difficoltà e alle situazioni in cui non vediamo una via di uscita ma ci spinga, invece, alla ricerca di un incontro e di un confronto.
Che tutti noi possiamo sentirci sempre più parte di una unica umanità, fratelli, al di qua e al di là dell'Oceano, di grandezza e di miseria.

Che il 2012 ci veda speranzosi e fiduciosi!

con i nostri genitori