venerdì 14 ottobre 2011

III MARCIA CONTRO LA CORRUZIONE E IN FAVORE DELLA VITA - São Luis, 7 ottobre 2011

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 Si è tenuta nel giorno 7 di ottobre la terza “Marcia contro la corruzione e in favore della vita”, avvenuta in São Luis, voluta e organizzata dalle Reti e forum della cittadinanza del Maranhão, con appoggio della Caritas Brasiliana Regionale e dell’Associazione della salute della Periferia (ASP/MA).
La marcia ha riunito più di tremila persone provenienti da varie regioni dello Stato ed ha denunciato la grave situazione in cui versa il Maranhão, tra i primi paesi nelle graduatorie mondiali sulla corruzione. Mancanza di medici e farmaci negli ospedali, di alimentazione e di trasporto nelle scuole, di sicurezza e illuminazione pubblica, di servizi sanitari di base: questi alcuni dei punti problematici sollevati durante la manifestazione.
Al termine, durante l’audienza pubblica, sono stati presentati dieci dossier su casi di corruzione avvenuti in più municipi dello Stato. Desvii, frodi economiche e violazioni, alla base delle pessime condizioni in cui versa lo Stato, possono essere combattuti solo a partire da una partecipazione attiva della società nelle politiche pubbliche, attraverso una verifica della qualità dei servizi offerti e una mobilitazione organizzata della cittadinanza.
Riportando le parole di Ricarte Almeida, coordinatore regionale della caritas Brasiliana: “combattere la corruzione è prima di tutto una questione di vita”.

LA MISSIONE DI CIDADE OLIMPICA


 Situazione generale
Il Brasile, passato il tempo della colonizzazione e della dittatura degli anni ‘70, sta cercando di farsi largo nel panorama mondiale puntando sulle grandi risorse naturali a disposizione e dimostrando un progresso economico significativo che ha fatto sì che la crisi economica mondiale non fosse molto percepita. Il tutto unito ad una strutturazione democratica “moderna”, un costante progresso tecnologico e scientifico, una bella capacità di accoglienza e allegria, una religiosità popolare variegata e frammentata, località turistiche e folcloriche attraenti.
- Il centro di São Luis -
Voglia di Autonomia, forse, è ciò che contraddistingue meglio la realtà politica, sociale e religiosa del Brasile di oggi. La presenza di molti bambini e giovani è una ricchezza che apre speranze e dinamismi. Lo Stato del Maranhão con São Luis che è la capitale - e che negli ultimi anni ha raddoppiato il numero degli abitanti arrivando a superare il milione e che per i prossimi anni prevede un aumento ancora consistente -  vive questo clima di sviluppo insieme a tutte le problematiche tipiche di una precoce e improvvisata urbanizzazione, che genera sacche di povertà impressionanti, periferie immense e degradate, culla di problematiche sociali molto gravi.

Il bairro Cidade Olimpica e la Parrocchia Santissima Trindade
- Una delle avenide di Cidade Olimpica -



Il territorio parrocchiale si è costituito nel 1996 (durante le Olimpiadi di Atlanta e per questo si chiama “Città Olimpica”). Oggi conta circa 70.000 abitanti ed è frutto di un’occupazione di terra incolta da parte di persone provenienti da tutto il Maranhão. Nel 1996 si parlava della più grande occupazione dell’America Latina.  Oggi si presenta con 11.000 appezzamenti di terreno di circa 20m x 10m – i cosiddetti lotti – dove dentro una o piú famiglie si costruiscono la casa di fango/terra o di mattoni, a seconda delle possibilità, con strade interne ai lotti, senza asfalto e 4 strade principali (di cui tre asfaltate) che percorrono parallele e per il lungo tutto il quartiere. In tutto 3 km x 1. La parrocchia, nata nel 2005, è frutto dello smembramento da parrocchie confinanti, diventate oramai (con l’arrivo dei 60.000 di Cidade Olimpica) troppo grandi.
Il 30% delle case è ancora di taipa, di argilla, e le altre sono di mattoni grezzi (solo mattoni e tegole sul tetto, senza intonaco, senza controsoffitto). In tutte le case è 
 arrivata la corrente elettrica, ma non in tutte c’è l’acqua, esistono dei pozzi, ma non sempre la distribuzione è costante. Non ci sono le fogne ma pozzi a fondo perduto, mentre le acque bianche delle case (lavandini e docce) vengono riversate direttamente in strada. Per questo si formano piccoli rigagnoli nelle vie e dove l’acqua stagna emergono buche enormi!

Non c’è nessuna piazza, nessun luogo di ritrovo comunemente riconosciuto, nessuna biblioteca: solo un reticolo anonimo di strade sconnesse che si intersecano nelle tre principali, formando la città. Nella stagione delle piogge, da gennaio a giugno, le strade di Cidade Olimpica si trasformano in veri e propri torrenti. Mancano quasi tutti i servizi. Ci sono 4 centri di salute, praticamente non funzionanti per mancanza cronica di personale sanitario o di attrezzature o di medicine. Quando c’è l’uno manca l’altro, e la fila della gente in attesa è sempre lunghissima, tanto da far desistere anche i più ben intenzionati. I trasporti con i pullman da e per la città sono sempre affollatissimi e, causa le condizioni delle strade, mai in orario. La realtà è poverissima: l’80% delle famiglie ricevono la borsa famiglia (aiuti finanziari dallo Stato), il 70% vive sotto la soglia definita minima dal governo con il salario minimo di 500 reais (circa 220 euro). La maggior parte delle persone vive di lavoretti informali. Altissima la disoccupazione. In tutta Cidade Olimpica ci sono due scuole fondamentali pubbliche e qualche scuoletta privata. L’abbandono e/o l’evasione scolastica ha indici molto alti. Non ci sono scuole superiori in Cidade Olimpica, quindi i ragazzi dovrebbero andare nella vicina Cidade Operaria, usufruendo del mezzo pubblico.

- Una nuova invasione -
A causa del costo del bus pochi ragazzi possono permettersi di proseguire la scuola dopo l’insegnamento fondamentale.
Cidade Olimpica è un bairro pericoloso, soprattutto la sera, con assalti e ruberie. In tale degrado, droga, violenza (con omicidi) e prostituzione sono tre grandi piaghe sociali. Il numero di giovani che fanno uso di droghe è salito in questi ultimi 5 anni in maniera preoccupante e sono di solito i giovani sotto effetto della droga i principali responsabili degli atti di violenza contro la persona o il patrimonio.

La chiesa di São Luis, per rispondere alle esigenze pastorali di quest’area, ha istituito nel 2006 la parrocchia Santissima Trindade, affidandola a 4 preti fidei donum veronesi: Padre Daniele e Padre Luca (i primi ad arrivare) e poi nell’ordine di arrivo, Padre Claudio e Padre Orazio. Nella parrocchia è sorta, due anni fa, la Fondazione Giustizia e Pace si abbracceranno (Fundação Justiça e Paz se Abraçarão - JPA), braccio operativo della parrocchia, per dare una prima risposta agli enormi e irrisolti bisogni sociali di queste persone: droga, violenza sociale (assalti, ruberie), famiglie destrutturate, violenza sessuale, spesso intra-familiare, non rispetto degli obblighi scolastici, violenza su bambini e donne. La chiesa, la parrocchia, non può stare con le mani in mano di fronte a tanto degrado. 

A Cidade Olimpica solo il 5% della popolazione è cattolico praticante, il resto o non pratica o è evangelico. Le chiese evangeliche nascono come i funghi e purtroppo, però, spesso dietro si nascondono truffatori che si approfittano della povera gente. La chiesa cattolica si trova a convivere con queste chiese di origine neopentecostale ed evangelica, in un clima di non collaborazione, se non di antagonismo.
La parrocchia Santissima Trindade è organizzata in piccole comunità: Santíssima Trindade si trova al centro del quartiere ed é la piú numerosa; poi c’è Gesú Misericordioso, Assunta, Bambino Gesú, Santa Lucia, Spirito Santo, Sant’Anna e San Biagio (queste ultime 2 fuori cittá di 5 chilometri), e altre in prospettiva. Ogni comunità ha la sua chiesetta (piccolina, semplice, ma funzionale) e un piccolo centro ricreativo-formativo per le attività sociali. La gente può decidere di andare a Messa nella sua comunità o nella parrocchia principale. Ogni comunità ha poi proprie attività, propri gruppi (come una normale parrocchia in Italia), ma tutte dipendono poi dalla grande parrocchia. E ogni anno tutte le comunità si ritrovano i primi di dicembre per decidere le attività per l'anno successivo. I sacerdoti coordinano, ma qui il laicato vive una grandissima forma di corresponsabilità! Sono le comunitá stesse che attuano praticamente le iniziative pastorali, con la formazione che hanno ricevuto, molte volte semplice e tradizionale.

- La chiesa della Santissima Trindade -

Essere presenti e agire nella realtà locale significa condividere la quotidianità della vita non in modo ideale ma concretamente dove la gente vive.
A partire dalla sua fondazione la Parrocchia Ss.Trindade si è organizzata nel tempo sia a livello pastorale che a livello sociale agendo capillarmente all’interno delle singole comunità mantenendo, comunque, il riferimento alle realtà più ampie e complesse della Parrocchia e della Diocesi.

Tra i gruppi pastorali presenti nella parrocchia citiamo ad esempio la Pastorale della Criança che segue i bambini dai zero ai sei anni, la  Pastorale della Comunicazione (Pascom) che si occupa di informare la comunità, attraverso il giornalino e il sito, di quello che accade in parrocchia, la Pastorale Giovanile  e  Pastorale Giovanile Missionaria, la Pastorale del Dizimo che è responsabile della raccolta delle offerte per il sostentamento della comunità.
A livello diocesano ricordiamo la Pastorale Carceraria, la Pastorale Della Salute, la Pastorale Della Comunicazione (Pascom), la Pastorale Delle Donne Marginalizzate (Gam), la Comidi (Commissione Missionaria Diocesana), la Commissione Diocesana di Giustizia e Pace.

Per dare una struttura continuativa all’azione sociale, beneficiare di possibili contribuzioni locali e garantire trasparenza di azione e di bilancio nel 2007 è nata la Fondazione JPA (Giustizia e Pace si Abbracceranno) i cui ambiti di azione sono: 
Area Educativa (PEO – Progetto di Educazione e Orientamento doposcuola per bambini dai 7 ai 10 anni);
Area Sport e Cultura (Progetto Sportivo e capoeira);
Area di Corsi Professionali;

Area di Azione Sociale (Progetto di Assistenza Sociale, Progetto di Terapia Comunitária, Progetto Vida Nascente, Progetto di Comunicazione e Progetto “Construindo a Paz”.